IL PROFONDO INNOVAMENTO DELLA
RIVOLUZIONE FASCISTA SUL MONDO FEMMINILE
Dalla "PREMESSA" al "Servizio Ausiliario Femminile nelle
Forze Armate della RSI" (NovoAntico Editrice)
Comprendere il fenomeno dei Servizio Ausiliario Femminile
della Repubblica Sociale italiana è praticamente impossibile, se
non si analizza in breve la rivoluzione che il Fascismo operò nel
mondo femminile durante il Ventennio.
Per la prima volta in Italia, la donna venne valorizzata
e resa autonoma nelle sue scelte e nelle sue prospettive: le fu affidato
il settore a lei più congeniale dell'assistenza all'infanzia e alle
categorie disagiate e, in tale compito, ebbe piena autonomia e piena responsabilità.
Fu incoraggiata a dedicarsi allo sport (scavalcando la
palese ostilità della Chiesa): furono creati l'Accademia Femminile
di Educazione Fisica di Orvieto e i vari Collegi, retti dal Partito Nazionale
Fascista, nei quali le ragazze "capaci e meritevoli", segnalate
dagli insegnanti, venivano fatte studiare gratuitamente, a spese non dello
Stato ma del Partito stesso. Tali "scuole" raggiunsero una notevole
fama, anche a livello internazionale, per la serietà degli studi,
la disciplina dello sport e la vita gioiosa e serena che vi si conduceva.
Le organizzazioni femminili fasciste erano affidate esclusivamente
alle donne e la Segretaria Nazionale rispondeva dei suo operato soltanto
al Segretario dei Partito, il quale esercitava però la sola vigilanza
amministrativa e di coordinamento.
Le donne si dimostrarono all'altezza della fiducia riposta
in loro. In quel particolare clima spirituale, fatto di amore per la Patria,
senso della disciplina, del dovere e del sacrificio, le giovani d'Italia
si formarono sia nelle scuole che nelle attività educative dell'opera
Nazionale Balilla (divenuta poi Gioventù italiana dei Littorio),
dei Fasci Femminili e dell'opera Nazionale Maternità e Infanzia.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale molte italiane
parteciparono al conflitto quali crocerossine, oppure frequentarono corsi
di pronto soccorso, coloniali, dell'Unione Nazionale per la Protezione
Antiaerea(U.N.P.A.), o dei Servizio Avvistamento Aereo dell'Aeronautica
Militare, esercitando le previste funzioni di visitatrici degli ospedali
militari - in aiuto e supporto alle strutture ospedaliere stesse - o di
assistenza sotto i bombardamenti. Bambine e ragazze delle scuole medie
inferiori e superiori confezionavano indumenti per i soldati al fronte
e andavano a visitare i feriti negli ospedali, mentre i militari di passaggio
con le tradotte e quelli di stanza nelle caserme ricevevano generi di conforto
accompagnati da un sorriso femminile.
Da "SERVIZIO AUSILIARIO FEMMINILE NELLE FORZE ARMATE DELLA
RSI" NOVANTICO EDITRICE, C.P. 28 10064 Pinerolo (TO), Tel. +39
(0) 337 215.494, Fax +39 (0) 121 71.977, Segr.Tel. +39 (0) 121 74.417
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